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Sunday, March 18, 2007

Mr. Technical Fury all'opera




Combattere è una delle poche cose che mi fa sentire vivo.

Fight is one of the few things that makes me feel alive.




E' un'ardua impresa e una sfida contro se stessi e le proprie paure.

E' la messa in pratica di sè e del proprio essere.

Fight is a challenge against myself and my fears, it is the practice of being.


E' entrare a far parte dello spirito dell'esserci, dell'essenza di sè.


La preparazione atletica, il lavoro tecnico, gli studi tattici, tutto contribuisce a dare i mezzi, la sportività e la capacità conoscitiva delle regole rende la competizione tale.
Ma non ho voglia di andare oltre, perchè sono sensazioni personali che molti nemmeno proveranno, e poi ognuno la vive diversamente.

Everything is personal feelings that many will never have. But I don't want to say anything else, everyone lives it differently.



"Non mi piace la guerra ma amo combattere..

"I do not like war but I love to fight""

16 comments:

Anonymous said...

Ma come fai ad essere così grande Fury?

Anonymous said...

ROMA 20 MARZO 2007

TANTI AUGURI DI BUON COMPLEANNO AL CARO MR.T.F.!!!!

AUGURIIIIIII!!!!!!!

Anonymous said...

Posso chiederti come hai cominciato a combattere e perchè ti sei avvicinato a questi sport? perchè secondo me fare tanti sacrifici non porta a nulla, certo si sta in forma, allenandosi si sta meglio, ma per il resto....? Non capisco cosa ci trovate in questi tipi di sport, le persone che vedo in palestra che fannocose del genere sembranoun mucchio di idioti fomentati chevogliono soltanto pretendere di essere temuti per quello che fanno, vanno in giro a vantarsi ma misembrano soltanto patetici, e comprendo tutti quelli che fannoquesto tipo di sport, anche quelli che fanno quella cosa strana, si buttano per terra e continuano a menarsi, come se poi contasse questo nella vita.... ma??!!

Mr. Technical Fury said...

Cara jusy, non parlo degli altri, che nella maggior parte dei casi è proprio come dici tu. Ho cominciato gli sport da ring per caso, era ancora piccolo, era per me un modo per fare palestra come un altro. Soltanto dopo ho cominciato a capire che era molto di più. Quello che ho trovato negli sport da combattimento che ora insegno era una voglia di rivincere, una voglia di punirmi e di credere.
Era un sport individuale, e la cosa faceva per me, i miei compagni di scuola avevano decine di amici e giocavano a calcetto, io avevo il mio sport. L'unica cosa che mi dava quello che volevo anche se non lo sapevo. In esso trovavo uno sfogo alla mia rabbia, alle mie delusioni, alla mia frustrazione, in esso non avevo bisogno di amici o di compagni di squadra perchè contavo solo come individuo, era un modo per valorizzarmi ai miei stessi occhi, per darmi uno scopo e di conseguenza una voglia di vita; uno sfogo alla mia disperazione e un argine alle mie paure. I miei genitori non hanno mai approvato, anzi hanno impedito in tutti i modi questa passione, ma per me era.... vita.
Combattere mi fa sentire vivo, mi da degli scopi e degli obiettivi, quando sto male e non posso allenarmi soffro, mi sembra di morire perchè tutte le delusioni di un'esistenza del cazzo mi gonfiano la mente e mi affliggono, non so come altro dire. Praticare questa cosa è la mia reazione, il mio modo di dire: "sono qua, prova a prendermi ora se ci riesci!". Alcuni allenatori che ho avuto in passato, molti dei quali nemmeno insegnano più oramai, erano le uniche persone con cui andavo d'accordo, erano più vicini a me di qualsiasi altra persona. I guantoni, il paradenti e la tecnica erano per me quello che la droga, le canne o l'alcol era per molte altre persone che conoscevo. Mi dicevano chi te lo fare, lascia stare; no, non è possibile perchè lasciar stare è morire, è andare alla deriva, è perdermi in un mondo che non mi appartiene, è complicato da capire se non hai vissuto quello che ho vissuto io. Due miei amici sono morti suicidi, un altro in un incidente stradale, ed io mi chiudevo in palestra er soffocare nel sudore quello che mi scoppiava dentro, e continua ad essere tutt'ora così. Non mi va di parlare di me e di ciò che ho passato nella mia vita, nè di raccontare aneddoti burrascosi o ombrati, nè del resto. Io vado avanti, da solo, come quando mi alleno, contro tutto ciò che c'è e tutti, e lo stesso continuerò a fare adesso per prepararmi agli incontri che andrò a fare quest'estate in tailandia. Quando sto sul ring ci sono io contro io, la mia paura di ciò che mi aspetta quando avrò finito quelle riprese, di ciò che dovrò fare dopo. E' una cosa che non si può capire perchè fa parte di me e della dannazione che mi trascino appresso, e quando trovo chi ha possibilità cerco di esserci come i miei allenatori c'erano per me, tutto il resto è superficiale.

Anonymous said...

sei il mio idolo Fury!

Anonymous said...

Sei un grande Fury! Ho avuto modo di vederti quando ti alleni ed ora capisco tante cose. Ti ammiro e ti ringrazio semplicemente per tutto.

Anonymous said...

Vai in tailandia quest'estate? Anch'io vorrei andarci ma nonhonessuno concui andare, nonè che potrei aggregarmi?

Anonymous said...

Anche a me piacerebbe veniread allenarmi al camp insieme a te. Certo magari prima, seil tempo lo permette, riprendiamo afare lezioni di personal cosìalmeno arrivo conun minimo di preparazione in più.

Anonymous said...

Fury è uno scndalo la faccenda del tuo ex sponsor, nonso perchè tu continuia difenderlo ma ame personalmente ilsuocomportamento ha dato altamente fastidio (e nonsono il diretto interessato). Purtroppo persone come luimifanno capire perchèci sono tante cose che non vanno in Italia, genteche potrebbe davveroavere un peso in determinate cose echeinvece pensano solo a prendere senza far circolare moneta nel modo giusto e appropriato. il fatto che nonsi sia fatto più nemmenosentire come mi hai detto nonostante le tue ricerche,non fa altro che confermare tutto ciò che penso.
vi dico la verità, sono andato piùdi una volta dalui per problemi con la macchina, così come mia madre e un paio di amici, misembrava aun tipo affabile e gentile ma èevidente che èsolouna facciata. ora non solo non ci andròpiù, ma lo sconsiglierò (el'ho giàfatto) a chiunque sento, avoglia a fare pubblicità....! E già so dove altro andare (già chospostato unpaiodi amici miei che avevano intenzone di andare da lui). Di certo a Roma non mancano i meccanici-gommisti, no?

Anonymous said...

Ciao Stefano, sono Alberto diMilano, avevo sentito parlare diquestosito eho voluto dare un'occhiata, e ti citrovo? Te!
e' un bel blog fatto veramentebene e dare cosìtanto spazio apersone che commentano è proprio.... da te. come stai? Iseni ancora là dove mi dicevi?
volevo dirti una cosa, ho guardato quasi tuttociò che hai scritto e che ti hanno scritto, compresol'altro blog sul link, mann ho trovato nulla sulla tua esperienza "combattente" in tailandia dell'estate scorsa? di quando durante quel famoso sparring (piùche sparring d'allenamento sembrava uncombattimento vero e proprio) ti sei rotto due costole. secondo medovresti dirlo, èstato veramenteun bell'inocntro, poi con quel campione...com'è che si chiamava? comunque anche lui non nèuscito troppo bene alla fine mi ricordo, e il bello èche nessuno dei due s'è voluto fermare fino alla fine nonostante tutto. VEramente una gran cosa, mi ricordo ancora come urlavano glialtritai che facevano il tifo, tu eril'unico senzanessuno all'angolo, a parteme che peròero solo spettatore. sei troppo grande stefano, non m'eramai capitato di vedereuno con latua grinta esacrificio e spirito e coraggio e.... insomma hai tutto ilmio rispetto elamia ammirazione, io non sarei mai riuscito a fare una cosa del genere! ci sentiamo presto.

Mr. Technical Fury said...

Ciao Alberto, mi fa piacere sentirti, magari quest'estate ci rivediamo in tailandia, se ci vai mandami un'email così ci teniamo in contatto.
Per l'infortunio che ho riportato con quel tailandese non ne ho parlato perchè.... non lo so per quale motivo forse perchè non volevo che le persone che leggono qui credano che sia un montato e che mi voglia vantare di una cosa che per me non ha altro significato di una bella esperienza di combattimento. A me è sempre piaciuto combattere ovunque e comunque, insegnare ad altri e analizzare ogni singola mossa, ma non è mia intenzione soffermarmi troppo a parlare delle mie esperienze, non ho voglia di mettermi in mostra quali che siano i motivi, e la scuola di combattimento che conta.

Anonymous said...

quanto hai ragione Stefano, ho vissuto a Roma per qualche anno e hoavuto mdo di girare e provar qualche palstra, troppe persone che parlano efanno i vanagloriosi (pure alcune ragazze!!!!9 e non hanno nemmeno la metà dell'esperienza edelle tue capacità, pernn parlare delle doti!
non che qui a Milano sia diverso, pensa che c'è unoche insegna aerobox e si vanta di aver combattuto in tailadnia (ha pure perso, hovisto 'incontro.... io l'avrei nascosto, nn ha tirato nemmeno un colpo, proviene dall'aerobox che t'aspettavi?).... troppi millantatori e tutti bravvi a sentreli parlare, non mi meraviglio nemmeno più. tra l'altro qui da noi sta prendendo piedde arti com brasilian, vale tudo e submission, che in sepe r se non sono malissimo (poi è questione di gusti) ma la cosa buffa èche i colpi ci sono comunque eppure nessuno li insegna e lepersone siscrvono e vannno anceh a combttere senza sapre tirare nemmeno un colpo masolo con preparazione di lotta, certe menate!!! immaginta che figure!! Ora tisaluto che tronno a lavorare, ti manddao un'email comunque.

Anonymous said...

Ciao Stefano, probabilmnte non potraivdere qusto mio messaggio perche li e un po problematica la connessione, e quando lo leggerai sarai tornato a Roma. voglio innanzitutto ringraziarti per come m hai accolto e pre tutte le indicazioni che mi hai dato nonostante non appartenga alla tua scuola di combattimento, la tua disponibilita e la tua pazienza everamente unica. voglio ringraziarti anche per come ti seifatti in quattro per darmi tutte le dritte giuste che, probabilmente, nemmenotu ancora sapevi giacche sono arrivato pochi giorni dopo di te. sonof elicicssimo e soddisfattissimo del viaggio in tailandai fatto tramite te, ti ammiro molto come persona umana. ho gia scritto la prima parte dellarticolo sul mio viaggio in tailandia, non so quando lo pubblicheranno nè se lo faranno, potrai leggerlo quando ese ci sarà. mi dispiace di non esser rimasto abbastnza perconoscergli altri tuoi allei ma come avrai intuito volevo dare unocchiata generale anche ad altro. sei veramente una persona fuori dallordinario, ti ringrazio dellesperienza e di praticamente tutto, le chiacchierate che ci siamo fattiogni tnto mi hanno fatto capire moltosu com la pensi e, come ti ho gia detto, credoche sia tu ad essere nella minoranza giusta, edè u bene. comunque ti consiglio di riflettere seriamente sulla proposta che ti ho fattoa voce e cheti ho ribadito per email, sarbbe unottima opportunita per te di carriera e di lavoro, spesso i posti migliorisono lontani da casa e dallitalia; ti scrivero ancora per email

Mr. Technical Fury said...

Ti ringrazio Marcroy per le parole d'incoraggiamento. Per quanto riguarda il tuo pernottamento in tailandia, sono felice che ti sia trovato bene, so che non è facile abituarsi ad un paese con usanze così diverse dalle nostre se non hai nessuno che ti aiuta. Ti auguro tanta fortuna lì in Olanda. Ci sentiamo presto.

Anonymous said...

io non sonoriucito a trvare questarticolo, ma dov'è?

Anonymous said...

devi cliccare sul nome del tizio, quello di colore blu, così ti apre il link