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Sunday, September 14, 2008

Combattere. Fight.

Combattere non è facile come sembra.
Per anni non ho fatto altro che allenarmi, una vita di rinunce e di allenamenti: nessuna uscita, a letto presto, diete prive di qualsiasi vizio. E tutto per dare il meglio sul ring, per fare il peggio: combattere.
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To fight is not as easy as it looks. For years I have done nothing but train. Everything to give the best in the ring, to make worse: to fight.
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Combattere non ha nulla di bello.
Mi ha sempre attratto come una di quelle cose che è proibita perchè pericolosa. Ho perseguito anche quando avevo dubbi, ho continuato anche quando credevo di aver raggiunto il fondo. La gloria di cui si parla è soltanto il ricordo che rimane dopo il sudore, le botte, i dolori.
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To fight has nothing good. It has always attracted me because it is a dangerous thing. I continued even when I had doubts. I continued even when I thought to have reached the bottom.
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Combattere è una scelta.
E' stata una scelta già, forse voluta, forse capitata. E' stata una delle poche cose che mi sentivo di fare, è stata una strada criticata, piena di dolori e costellata di condizionamenti mentali e fisici che mi porterò addosso per sempre, ma è stato quello che ho cercato, quello in cui ho creduto.
Ed oggi vado avanti per la mia strada, con o senza aiuto, con o senza compagnia, tra la fatica e la convinzione di dover affrontare ancora un ultimo pericolo, un altro ancora, ancora uno.
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To fight is a choice. It was one of the few things that I felt to do. It was a criticized road, full of pain and physical and mental conditioning. I will have forever the signs of this choice, but it was what I wanted, one in which I believed.
And now I go forward in my path, with or without help, between the effort and the conviction of having to face again another danger, another, another one....

9 comments:

Anonymous said...

im your favorite reader here!

Anonymous said...

è proprio vero quelloche si dice di te on giro, mi sento fortunato difar parte del tuo team e soon sincero

Anonymous said...

salve, sono una ragazza e sarei interessata a sapernedi più di queste discipline ce insegni. a me interesserebbe farlo più per sapermi difendere che per altro. unamia amica mi ahdetto di andare conlei afare difesa personale, una specie dimiscuglio di karate e judo, lei lo fa già da qualche mese, ma non mi haconvinto, mi sembra molto poco utile all'atto pratico, e pensavo che forse kickboxing o queste altreforme di sport potessero essere più convincenti. ovvimanete non sono interessata aun corso di finto step-aerobica spacciato per prepugilistica o kickboxing, ma volevo proprio quella vera, e mi sembra che voi la facciate. potresti dirmi qualcosa di più?comunque ti mando anche un'email grazie.

Anonymous said...

salve mr. fury, sono un ragazzo di 25 anni che dapoco s'è cominciato ad addentrare nel mondo degli sport da combttimento, e volevo chiederti una cosa visto che mi pare che tu sia un combattente e abbia disputato numerosi incontri. siccome che anche o vorrei fare qualche incontro, qualcuno giusto per provare non certo per fare una carriera dato che non credo sia nelle mie possibilità, quindi dato che tu hai esperienze sul campo volevo sapere come affronti il momento dell'incontro sl ring, cioè prima di combattere.so che è una csa stupida, ma io non riesco a affrontare la cosa in maniera tranquilla, il solo pensirero mi rende nervoso e non riesco a controlalre le mie emozioni.... grazie della risposta.

Mr. Technical Fury said...

Salve Arnaldo. Se ho capito bene vorresti sapere come affronto io l'emozione del ring.
Guarda io ho un concetto del tutto strano della cosa e non penso che sia condivisibile. Io l'affronto in maniera molto fatalistica, nel senso che ogni volta avvolgo le fascette intorno alle mani prima di affrontare una prova del genere, sono consapevole della possibilità di non tornare a togliermele nelle stesse condizioni in cui me le sono messe, di poter forse non rientrare nello spogliatoio in maniera composta, perchè chi può sapere cosa determina la vittoria di un combattente piuttosto che un altro, e cosa questa vittoria o sconfitta porti con se. Non si sa mai cosa può succedere in quei lunghi minuti.
E poi magari vedi degli assoluti idioti che sanno combattere come un ubriaco in un bar, che affrontano le cose irresponsabilmente e ne escono senza neppure un graffio anche se hanno perso. E allora che fare? Niente, tento soltanto di spegnere la ragione ed escogitare qualsiasi altra cosa che possa attenuare l'angoscia di non sapere come vada a finire, e non parlo solo di una vittoria o di una sconfitta.
Dubito d'esserti stato utile, ma quello che posso dirti è che alla fine ognuno trova il suo modo, dipende dal carattere che hai o dalle ciò in cui credi.

Anonymous said...

Ora che ricomincia questo brutto tempo non c'è nulla di meglio secondo me che venire in palestra e allenarsi

Anonymous said...

certodalle tue parole si capisce che non sei un fricchettone come ce ne stanno tanti ingiro, persone che insegnano questi sport inmaniera incoerente e esagitata, molto spesso che sfoggiano un fisico palestrato e sono fissati per il body building (il che già fa capire quato poco hanno capito per la muay thai ad esempio, o della savate....).
gli allenamenti con te invece olte che educativi e formativi sono anche rilassanti perchè riesci a tenere un ambiente dove si lavora e si suda sì ma con intelligenza e rilassatezza e non ci se deve troppo preoccupare dell'idiota di turno che si crede sto' cavolo..... forse è unna cosa che hai acquisito in tailandia senza renderrtene conto, dopotutto da quello che ho visto in vari filmati di allenamenti, compresi quelli che mi hai prestato, è così che si llenano là, duri ma con serenità e il sorriso.....

Anonymous said...

quando ti ho visto combattre, anche quando fai hard sparring con qualcuno di alto livello mi rendo conto di quanto servono gli allenamenti tecnici che ci fai fare. non èsolo una differenza di qualità del combattimnto è propro nello stile, non so come spiegarmi bisognrerebbe vederti è basta. so ch nonè facile arrivarci anche se mi sto impgnando parecchio per miglirare, ma dopotutto quando ripenso al mio vecchio istruttore non mi meraviglio nemmeno più che molte persone non abbiamo capito come ci si allena e come si allenano gliallievi perarrivare ad uncerto livello, tutti sono sempre troppo concentrati nella zuffa e non enllo stdio della tenica che è il vero pnto della cosa secondo me e ora lho capito anchio.

Anonymous said...

E' verissimo quello che dice andrea, infatti da qaudno sono sandata in palestra da stefano non mi aspettavo un ambiente così rilassato, cioè lo immaginavo perchè me lo avva descritto ma non mi aspettavo così sereno etranquillo, si riescono davvero a fare tante cose così, altro ceh quesi corsi che si vedono da troppe aprti ormai.....